Chiacchiere di Domenica

Quel giorno in cui devi fare i conti con i tuoi mostri-ciattoli (in fin dei conti gli voglio bene).

Sono quel tipo di persona che quando risponde al citofono istintivamente dice ‘sono io’, ma poi mi sento subito in dovere di chiarire chi sono specificando il mio nome. In fondo chi sono non lo so nemmeno io, figuriamoci se possono saperlo gli altri.

Ultimamente la Domenica mi ritrovo spesso a pensare, perché è un giorno talmente lento e vuoto…Non riesco a riempirlo con nulla, a parte col pranzo e la cena.

E mentre mangio un dolce alla crema penso a cosa potrei scrivere, ma non appena è il momento di scrivere, la mia testa si svuota. Meglio dirai tu, no? Ho risolto il problema dell’overthinking.

Quindi…cos’è che ci definisce? Tu da cosa riesci ad avere una definizione di te stesso/a?

Dal lavoro? Il mio lavoro è talmente duro che mi ha plasmata a suo modo. Oggi la crepa che c’è tra la me a lavoro e la me a casa è talmente profonda che mi destabilizza. Quindi sto risolvendo questo problema semplicemente portando la me a casa , a lavoro. La me a lavoro non la porto da nessuna parte, a che serve una persona schematica, produttiva, rigida, seria e che raggiunge gli obiettivi? Ah, dite che può servire a un sacco di cose? Beh, qui non è pervenuto nulla al momento. Forse questo ruolo mi sta stretto, oppure essere questa persona mi costa troppa fatica.

Dalle vostre passioni? Io se dovessi definirmi a partire dalle mie passioni sarei tutto. La definizione del tutto, del caos, dell’indecisione: provo tutto, faccio tutto, non ho limiti…Ma puntualmente quando qualcosa che mi piace inizia a farmi sentire inadeguata, mollo. Non so sostenere il peso della mia mediocrità, perché forse la sento in modo esagerato. Di solito chi non riesce o eccelle in qualcosa… che fa? Molla. Oppure, se non molla, diventa più bravo della media: eccelle. Per me quest’ultima cosa succede solo nel lavoro, dove sono qualcuno che non voglio essere.

Dalle relazioni? Che dicono di te le tue relazioni amorose, quelle che sei riuscito/a a costruire?

Io non ne ho una. Sono una bambina mai stata amata, che passa la vita a cercare di costruirsi un’identità. Il fatto che io non abbia una relazione quindi dice di me proprio quello che dovrebbe. Ma le persone sposate che amano proprio chi sposano, esistono…?! Che meraviglia!

A proposito di matrimonio, oggi ho pensato un po’ troppo a un collega sposato. Ho passato la mattinata a cercare video e tutorial su come capire se qualcuno è interessato a te (credo sia sempre un effetto del non essere mai stata amata). Ma in realtà so benissimo che è interessato a me.

Mi piace ogni tanto infliggere queste pene al mio cuore, pensare a qualcuno che non potrò mai frequentare, fino a quando non mi sarò stancata. Tranquilli tutti, non ho mai fatto niente di male alla fine. Tra il pensare e il fare c’è un mare in cui io non so nuotare.

Il mio psicoterapeuta però dice che non è male giocare con l’altro sesso. Davvero, lo ha detto! Mi ha proprio detto che posso giocare, che non andrò all’inferno per questo. Mi sono sempre sentita a disagio quando sentivo gli occhi di un uomo su di me, allora un giorno l’ho detto in seduta. E lui con fare molto tranquillo, ma convinto, mi ha risposto ‘Non c’è niente di male nel giocare flirtando…’. Beh, devo dire che questa cosa mi ha aiutata parecchio. Non ho più i sensi di colpa o la vergogna che avevo prima, in fondo per me è sempre stato chiaro che l’amore è un concetto più complesso di quello che vogliono farci credere i film hollywoodiani o le fiabe.

Per oggi penso che le mie ruminazioni mentali siano abbastanza Aspetto le vostre! Come riuscite a definire chi siete?

Seconda puntata di ‘Chiacchiere di Domenica’: https://www.miocarodiario.it/wp-admin/post.php?post=199&action=edit