Per chi resta, vivo

Aula di Tribunale, America, 2020.

– Dopo anni di esperienza nel mondo, Giudice, ho capito una sola cosa e devo dirla, di fronte a questa giuria

– Parli.

– E’ tutta scena…Giudice…è tutta scena! Fermarsi all’apparenza è un crimine, andrebbe perseguito legalmente Giudice!

Voi dovreste arrestarli, rincorrerli, ammanettarli, chiunque si lasci confondere, chiunque si faccia un’idea su qualcuno al primo sguardo o alle prime parole… E’ una follia!

Questo mondo è in pericolo… ho visto persone credere ad un uomo che urlava e sbraitava, lo hanno chiamato Signor Rabbia. Mentre dentro di lui c’era un essere stravolto dalla paura e dalle lacrime, aveva paura, non riusciva a respirare e voleva che qualcosa cambiasse…urlava.

Ho visto qualcuno scambiare l’arroganza per superbia, mentre un uomo cercava solo disperatamente di nascondere la paura del rifiuto. Ho visto gente sull’orlo di una crisi, ridere e fare scena. Fantomatici rappresentanti della felicità essere anime perse e in pena!

– Lei sta divagando Sir, il suo crimine è solo quello di aver tentato il suicidio

– …Lei parla di suicidio, io di una liberazione pacifica. Uno strazio al culmine dell’eccessivo bisogno di contatto e amore, che a questo mondo non ho trovato…un urlo immenso di dolore per il bisogno naturale e vitale di amore.

Un atto disperato, per amore…un atto di amore, per me stesso.

– Ed ora che farà? E’ ancora vivo…non è riuscito

– Che farò…che farò? Vivrò. Devo vivere…e amare.

Amerò mio malgrado, soffrendo ogni istante, finché tutti non ricominceranno ad amarsi e ad amare.

Ciao!

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Buona lettura 🙂

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